estratto da "L'urlo delle farfalle" - 3/3 - su "Il mio libro" o tramite PayPal - pagg 186 | ||
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sta calando la sera. l'uomo sente un rumore. viene dal balcone. si alza. apre la finestra. in un primo momento, non vede nulla. poi, in un angolo, scorge il piccolo uccello spaventato. è un gabbiano, ma ha ancora le piume scure. le cambierà, diventerà bianco e spiccherà il volo, sicuro. dev'essere appena uscito dal nido, pensa l'uomo. fa per avvicinarsi, l'uccello si rannicchia nel suo angolino. ha paura. l'uomo sente la tenerezza in gola, rivede immagini inventate di tanto tempo prima, quando giocava ad essere un uccello che passava attraverso la porta che si apre sui sogni. si dice che l'ha perduta, quella porta. poi si corregge: non esiste. in quel momento, capisce che non è vero. che il suo cuore non è diventato una pietra. si inginocchia accanto al piccolo uccello. scuro. come quello della favola. allunga le mani. delicatamente, le infila a coppa sotto alle piccole ali. sente il cuore del gabbiano battere all'impazzata, e un calore incredibile passare dal piccolo petto al suo. lo guarda. da vicino. fisso negli occhi. quasi volesse affidargli il suo messaggio. portalo lontano, amico mio. pensa. si alza in piedi e apre le mani. l'uccello, dopo un attimo di incertezza, spicca il volo. come d'incanto, arrivano altri gabbiani, adulti, bianchi, e lo circondano. così, avvolto da quella specie di nuvola, finalmente, il piccolo gabbiano si posa sull'acqua del mare. un giorno ci penserai, a quanto tempo hai vissuto aspettando di vivere, come se la vita fosse sempre altrove e non lì, dove ti sta accadendo. o dopo, finito di fare quello che stai facendo, o prima. comunque, non mentre ci stai pensando. alla vita. la tua vita. a come sarà o dovrebbe essere, invece, |
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la vita è quella. | Che tu sia felice, hija mía, | |
di notte, le stelle del cielo veglieranno sui tuoi sogni. e nessuna roccia potrà trasformarsi in giaguaro. poi, ti sembrerà che il vento spazzi via il sonno dai tuoi occhi, e i pensieri non ti daranno tregua. quelle, saranno le tue notti dei passeri. verranno. vengono sempre. ma le stelle, da sotto il temporale, aspetteranno, pazienti, di brillare ancora. perché è così, la vita. ricordalo, quando ti sembrerà che nella tua casa di argilla alberghi il gelo. cerca la tua immagine. e, senza ancora saperne il motivo, sorridile. lentamente, la vita ti svelerà il segreto del tuo volo. come a ogni piccolo uccello, quando si affida a lei. | ||